Le caratteristiche della convivialità familiare risentono della cornice culturale e sociale di una data epoca storica. Inoltre il discorso pubblicitario e mass mediatico veicola precise direzioni dell’offerta del cibo, influenzando la cultura del cibo e quindi anche le scelte alimentari all’interno dei contesti familiari. Se da una parte le abitudini alimentari e sociali di oggi hanno notevolmente sbiadito la dimensione di “convivialità” dei pasti familiari, di contro la diffusione delle informazioni legate all’ambito nutrizionale è oggetto di grande attenzione sociale. Il convivio familiare è oggi come “disanimato” a causa anche di un più di razionalizzazione, aritmetizzazione che la cultura igienista del cibo, le insistenze della scienza della nutrizione hanno comportato (calcolo delle calorie, scotomizzazione degli ingredienti e dissociazione dei principi nutrizionali…).
Il benessere e l’opulenza che le società ipercivilizzate consentono e il loro articolarsi al discorso epocale e sociale, che spinge al consumo immediato e anestetizzato dalla cattura del potere mediatico e pubblicitario, producono un effetto di “atrofizzazione” del valore simbolico ed affettivo dei pasti, svuotando l’atto alimentare del suo statuto relazionale. La clinica dei disturbi alimentari risente oggi anche di tali cambiamenti epocali, sociali e culturali, i cui effetti si riflettono anche all’interno del convivio familiare.
alle ore 17.00
presso
Sala Crociera Alta
Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono, 7 – Milano
Interverrà:
Dott.ssa Pamela Pace – Psicoanalista, Psicoterapeuta, Presidente Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus
Di seguito, la locandina dell’ incontro: