Dal 2006 è attivo l’Osservatorio Nazionale Pollicino, uno strumento fondamentale per la ricerca e il lavoro clinico dell’Associazione, che analizza i dati raccolti attraverso le chiamate ricevute al Numero Verde da tutta Italia.
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Lo studio dei casi ci permette di essere sempre in ascolto e di progettare interventi di prevenzione specifici.
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L’esperienza dell’Associazione Pollicino mostra come, nella prima infanzia, la maggior parte dei casi di disordini alimentari riguardi il genere maschile.
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Il Numero Verde e lo sportello d’ascolto psicologico gratuito sono rimasti attivi durante tutto il periodo della pandemia e i lockdown.
Nei mesi di chiusura Pollicino ha ascoltato e accolto le richieste d’aiuto di madri e padri e oggi, a quasi due anni di distanza, riceviamo chiamate che parlano di un effetto di quel periodo su bambine/i e ragazzi/e.
All’inizio era ancora difficile sapere quali potessero essere le conseguenze della pandemia sui più piccoli, ora, attraverso l’analisi dei dati dell’Osservatorio Pollicino, possiamo iniziare a delineare le implicazioni della pandemia rispetto ai disordini alimentari in infanzia e in adolescenza.
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A quanti anni, o mesi, un bambino o una bambina possono chiudere la bocca e non accettare più il cibo che gli viene proposto?
Quali conseguenze ha avuto la pandemia sugli/sulle adolescenti che già mostravano un disordine alimentare?
I Dati dell’Osservatorio Nazionale Pollicino ci permettono di rispondere a queste domande, tracciando una linea che raccoglie i dati dal 2006 a oggi.
~ I Dati dell’Osservatorio Nazionale Pollicino sono stati trasmessi all’interno della Giornata di Approfondimento sui Disordini Alimentari da 0 a 16 anni “Pandemia e disordini alimentari nei più piccoli: riflessioni cliniche”, realizzata con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e di SIRIDAP (Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso).
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Per maggiori informazioni: “SFamami. Attualità della clinica psicoanalitica dei disordini alimentari in età pediatrica. 10 anni dopo”, a cura di Pamela Pace, Mimesis, 2021
