di Aurora Mastroleo,
Red Edizioni, Milano 2012
Ciuccio, dito in bocca, biberon, animali di pezza, copertine…
Questo libro ci aiuta a capire il significato di quel rapporto assolutamente speciale – e spesso inspiegabile agli occhi degli adulti – che si può instaurare, fin dalla nascita, tra un bambino e un particolare “oggetto d’amore”.
Il volume approfondisce nella prima parte le ragioni che portano i piccoli a cercare succhiotti, biberon e dita in bocca, rivelando il senso profondo di queste prime fondamentali esperienze infantili. Le parti seguenti sono dedicate alla passione dei bambini per l’orsacchiotto, la pezzuolina o la bambola del cuore, con l’obiettivo di spiegare in che modo l’uso di questi oggetti possa concorrere a una crescita serena. Anche grazie ai molti esempi tratti dall’esperienza clinica dell’autrice, il libro scioglie i tanti dubbi dei genitori in merito all’uso di questi “strumenti”, suggerendo anche come gestire l’alternanza tipicamente infantile tra aggressività e attaccamento nei confronti degli “oggetti d’amore”.